Vittoria ex aequo al 1° Film Festival Pino Scicolone: la romana Isabella Salvetti col film "Due piedi sinistri" ed il palermitano Angelo Cucina, presente in sala con i protagonisti del suo cortometraggio "Mio padre è un amico"
Il primo Cefalù film festival «Pino Scicolone» è stato vinto dal sorriso di due giovani attori che hanno incantato il pubblico arrivato all'Arena Dafne. Il premio Scicolone è andato ex aequo, infatti, alla regista romana Isabella Salvetti e al regista palermitano Angelo Cucina. La giuria presieduta da Pasquale Scimeca ha assegnato il primo posto ai cortometraggi «Due piedi sinistra» e «Mio padre è un amico».
La serata è cominciata alle ore 21 con la proiezione di alcuni cortometraggi che, pur avendo partecipato al Cine festival, non avevano raggiunto la finale. Mezz'ora dopo le note del pianofrte hanno intonato la colonna sonora di Nuovo Cinema Paradiso aprendo così il sipario sulla prima edizione del Cefalù film festival Pino Scicolone. Ad inaugurare ufficialmente il nuovo festival sono state le voci di Roberto Gueli e Stefania Scordio. Sei i cortometraggi in gara la cui proiezione si è alternata a momenti musicali o di cabaret. Sul palcoscenico dell'Arena Dafne il comico Ivan Fiore, i pianisti Liana D'Angelo e Antonio Salamone, la cantante Ester Katia Stimolo e Umberto Capilongo quintet feat Giovanni Mazzarino. A coordinare tutto dietro le quinte è stata Daniela Guercio.
Il primo dei due cortometraggi vincitori, Due piedi sinistri, è ambientato in un quartiere popolare di Roma. Mirko gioca a pallone con gli amici. Conosce Luana, seduta lì accanto. I due dodicenni si piacciono da subito, ma una cattiva sorpresa lascia Mirko senza fiato. Luana invece sorride felice, per la prima volta in vita sua. L'altro cortometraggio, Mio padre è un amico, è la storia di un ragazzo autistico che per questo viene spesso emarginato dai coetanei. L'unico punto fermo della sua vita è il padre che gli dà la forza di affrontare qualsiasi sfida. (cefalunews.net)
I video selezionati per la finale:
Sono sette i cortometraggi in gara, stasera all'Arena Dafne con inizio alle ore 21 e con ingresso libero, che si contenderanno il primo «Cefalù film festival». Ecco in breve chi sono i registi che li hanno girati e una breve sintesi sulle storie che saranno proiettate.
Angelo Cucina è un regista palermitano. Nel suo cortometraggio affronta il tema dell'amicizia raccontando la vicenda di un ragazzo autistico e del suo rapporto con il padre.
Masanobu Hiraoka vive e lavora a Tokyo come animatore. Crea le sue animazioni basate sulla metamorfosi, i movimenti strani o impossibili e li inserisce in una realtà improbabile.
Rafael Remache si è laureato in audiovisivi e comunicazione presso la Grande Università dell'Ecuador. Nel suo cortometraggio affronta il tema dell'incoerenza. Narra di un artista di strada che espone un'ideologia su un muro e finisce per tradirla.
Isabella Salvetti nasce a Roma dove vive e lavora. Laureata in Lettere moderne, indirizzo dello spettacolo, all’Università degli studi di Roma “la Sapienza”. Il suo cortometraggio è ambientato in un quartiere popolare di Roma dove Mirko gioca a pallone con gli amici. Conosce Luana, seduta lì accanto. I due dodicenni si piacciono da subito, ma una cattiva sorpresa lascia Mirko senza fiato. Luana invece sorride felice, per la prima volta in vita sua.
Nicola Sorcinelli nasce a Cattolica. Lavora come assistente alla regia su vari set Italiani, che gli permetteranno di entrare in contatto con professionisti del Cinema. Nel suo cortometraggio racconta la storia di Matteo e Teresa, due giovani amanti obbligati dalle rispettive famiglie a vivere separati, ricongiunti dallo scoppio della seconda guerra mondiale.
Venetia Taylor ha studiato letteratura inglese presso l'Università di Sydney in Australia, e recitazione alla Screenwise. Nel suo cortometraggio affronta il tema delle consulenze che vedono molte volte gli adulti soccombere di fronte ai reali bisogni dei giovani.
Federico Tocchella di Roma è regista, animatore e produttore indipendente, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia Dipartimento di Animazione di Torino. Nel suo cortometraggio narra di un bambino che gioca nel parco con dei pupazzi di plastilina. Il suo pupazzo preferito si chiama Isacco. Un bambino come lui che sogna, desidera, ha fiducia nel mondo. Isacco è felice perché quel giorno andrà con suo padre in montagna, per aiutarlo.